Nikola Tesla è ricordato come uno degli inventori più geniali della storia. La sua mente visionaria ha cambiato il nostro modo di vivere, portando contributi fondamentali alla corrente alternata, alla radio, al telecomando e a tante altre tecnologie che oggi diamo per scontate.
Attorno alla sua figura, però, sono fiorite anche molte interpretazioni in chiave spirituale ed esoterica. In questo articolo distinguiamo i fatti storici documentati dalle riletture contemporanee.


Tesla a Colorado Springs: i dati storici

Nel 1899, Tesla costruì un laboratorio a Colorado Springs, in cima al Monte Pikes, luogo considerato sacro dalle popolazioni native Hopi e Ute.
Qui condusse esperimenti sulle onde a bassissima frequenza (ELF), scoprendo che alcune, intorno agli 8 Hz, fluivano più facilmente tra la Terra e la ionosfera, con meno resistenza e maggiore ampiezza.
Tesla ipotizzò che queste onde potessero essere usate per trasmettere energia e informazioni senza fili in tutto il mondo. Non riuscì a trovare i finanziamenti necessari per completare il progetto, ma le sue ricerche influenzarono lo sviluppo della radio AM e FM.


La risonanza Schumann e le onde cerebrali

Molti anni dopo, nel 1952, il fisico Winfried Otto Schumann misurò con precisione la frequenza di risonanza della cavità Terra–ionosfera: 7,83 Hz, confermando in parte le intuizioni di Tesla.
Oggi, alcuni ricercatori e praticanti spirituali associano questa frequenza a stati meditativi profondi, osservando che il cervello umano in meditazione può oscillare proprio in questa gamma di frequenze.


Le riletture spirituali e sciamaniche

Autori contemporanei, come Graham Hancock, hanno collegato il lavoro di Tesla a concetti presenti in diverse tradizioni:

  • Il Qi della cultura cinese e il Prana indiano.

  • Le pratiche sciamaniche degli Hopi e dei Dogon, che descrivono canali di energia tra la Terra e il cosmo.

  • L’uso di tamburi e ritmi per indurre stati alterati di coscienza, sincronizzando le onde cerebrali con la frequenza naturale del pianeta.

È importante chiarire che questi collegamenti non provengono da Tesla stesso: si tratta di interpretazioni moderne che cercano di unire scienza e spiritualità.


Tesla e il linguaggio dell’energia

In un suo scritto, Man’s Greatest Achievement, Tesla usò i termini sanscriti Prana e Akasha per descrivere l’energia e la sostanza primaria dell’universo. Raccontò anche di essere un “ricevente sensitivo”, di avere visioni e intuizioni improvvise che a volte lo portarono a invenzioni fondamentali.
Questi aspetti hanno alimentato l’immagine di un Tesla capace di “dialogare” con l’energia dell’universo, ispirando non solo scienziati ma anche ricercatori spirituali.


Scienza, metafora e ispirazione

Che si guardi a Tesla come a un genio della tecnologia o come a un visionario capace di percepire realtà sottili, resta il fatto che le sue intuizioni continuano a stimolare nuove ricerche e a suscitare meraviglia.
L’idea di un “mare invisibile di energia” in cui siamo immersi può essere letta come una metafora potente: un invito a sintonizzarci con ciò che ci circonda, sia nel linguaggio della scienza che in quello della spiritualità.

Patrizia Pezzarossa
Visione Alchemica

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Approfondimenti: https://visionealchemica.com/keely-tesla-e-la-coscienza-che-muove-la-materia


Fonti:

  • Tesla, N. (1907). Man’s Greatest Achievement.

  • Schumann, W. O. (1952). Über die strahlungslosen Eigenschwingungen einer leitenden Kugel.

  • Graham Hancock, The Divine Spark (2015).

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