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LE 12 QUALITA’ DELLA MATURITA’ SPIRITUALE…

Qualche giorno fa dietro consiglio di un collega, ho ascoltato un giovane ‘maestro’ di cose spirituali sciorinare tutta una serie di caratteristiche dell’uomo risvegliato e con tutti i ‘chakra aperti’ (cose come la capacità di ‘vedere’ i mondi sottili e i ‘maestri ascesi’ e così via).
Tutta l’esposizione mi ha lasciato molto perplesso. Stamattina in risposta a tutti i miei profondissimi dubbi su quanto comunicato in quella conferenza, mi arriva invece questo scritto che mi trova totalmente d’accordo:

CHE COS’E’ LA MATURITA’ SPIRITUALE?

1. È quando si smette di cercare di cambiare gli altri e ci si concentra per cambiare se stessi.
2. È quando si accettano le persone così come sono.
3. È quando capisci che tutti hanno ragione dalla propria prospettiva.
4. È quando si impara a “lasciare andare”.
5. È quando si è in grado di non avere “aspettative” in un rapporto e ci si dona per il bene di donare.
6. È quando capisci che ciò che si fa, lo si fa per la propria pace.
7. È quando tu smetti di dimostrare al mondo quanto sei intelligente.
8. È quando non si cerca l’approvazione degli altri.
9. È quando si smette di confrontarsi con gli altri.
10. È quando si sta in pace con se stessi.
11. Maturità spirituale é quando si è in grado di distinguere tra “bisogno” e “volere” ed è in grado di lasciare andare il suo volere.
E per ultimo, ma più significativo!
12. Si guadagna maturità spirituale quando si smette di allegare “felicità” a cose materiali.

 

Devi avere fame e sete

Non cambierà nulla se non hai fame e sete di andare oltre ciò che già sai. Se pensi che le conoscenze intellettuali siano abbastanza per spiegare il mondo e darti un senso di giustizia, realizzazione, e integrità, se ti barrichi dietro ciò che sai non andrai -mai- avanti. Ma devi averne fame e sete. E’ troppo semplice leggere un libro (o centinaia di essi) e pensare di aver ‘capito’, è troppo facile lasciare che le cose siano semplicemente conoscenza mentale. E’ così che facciamo nei primi stadi della crescita, costruiamo un linguaggio, una cultura di ‘cose dello spirito’. E poi ci fermiamo lì aggrappandoci ad esse come se fossero reali credendo che questa sia l’esperienza. Ma per avere esperienza diretta di ciò che hai studiato devi avere fame e sete di questa esperienza. E non dovrai fermarti mai, nemmeno se, dopo 10 anni di lavori sembrerà non accadere nulla.. potrebbe mancare un millimetro ancora alla diretta esperienza e tu avresti rinunciato proprio mentre eri quasi arrivato. Questo è l’atteggiamento che ti porterà prima o dopo a piegare la realtà e a fare diretta esperienza di ciò che stai cercando.

 

Andrea Panatta

Fonte: http://quantum73.blogspot.it

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