La scoperta della Cometa
Nel luglio del 2025 il cielo ci ha donato un nuovo segno: la scoperta di una cometa proveniente da oltre i confini del nostro Sistema Solare, la terza mai osservata dall’umanità dopo ʻOumuamua e Borisov. È stata battezzata 3I/ATLAS, dal nome del programma di sorveglianza astronomica che l’ha individuata, l’Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System. Ma ATLAS rimanda anche ad Atlante, il titano che porta sulle spalle la volta del cielo: già nel suo nome si rivela la profondità del messaggio che questa cometa porta con sé.
Composizione: CO₂ dominante e caratteristiche uniche
La cometa 3I/ATLAS presenta una peculiarità chimica sorprendente: il suo alone visibile (coma) è straordinariamente ricco di anidride carbonica (CO₂). Dati spettroscopici del James Webb Space Telescope (JWST) indicano un rapporto CO₂:H₂O di circa 8:1, uno dei più alti mai osservati in una cometa. In aggiunta, il telescopio SPHEREx ha evidenziato una vasta zona di CO₂ che si estende per centinaia di migliaia di km intorno alla cometa.
Questa composizione così insolita suggerisce che 3I/ATLAS possa essersi formata in ambienti molto diversi dal nostro sistema solare, forse vicino alla “linea del ghiaccio” del CO₂ o esposto a radiazioni intense che ne hanno modificato la struttura chimica
La data e il numero del Sovrano
Il 1° luglio 2025, giorno della scoperta, si traduce numerologicamente nel 17/8. Il diciassette, negli Arcani, è la Stella, simbolo di speranza, di luce che orienta e guida dall’alto. In numerologia, riducendo, diventa 8, archetipo del Sovrano. Simbolo dell’infinito (∞), colui che regge la Legge cosmica e l’equilibrio universale.
Inoltre, nella tradizione cristiana, l’8 è associato a Gesù Cristo e alla resurrezione, l’ottavo giorno che inaugura la vita nuova oltre la creazione.
Fin dall’inizio, dunque, questa cometa si è manifestata come Stella del Sovrano, un richiamo di luce e ordine celeste.
Il nome come archetipo
Il suo nome racchiude ulteriori chiavi. ATLAS, come archetipo, porta il significato del titano che sostiene il cielo e al tempo stesso di una mappa, come un atlante, che orienta e guida.
In numerologia, nelle vocali troviamo il numero 2, simbolo della dualità e del femminile;
nelle consonanti emerge il numero 6, archetipo dell’amore, dell’armonia e della bellezza che unisce.
La somma è di nuovo 8, il numero del Sovrano, che ritorna come sigillo di questo corpo celeste. Inoltre, nella tradizione cristiana, l’8 è associato a Gesù Cristo e alla resurrezione, l’ottavo giorno che inaugura la vita nuova oltre la creazione.
La cometa stessa diventa un atlante vivente, una guida dal cosmo che appare per dare indicazioni che possano orientare l’umanità. Chi ha orecchie per intendere…
Il codice 3I
La sigla 3I custodisce un messaggio preciso: il 3 indica il Figlio, il Comunicatore, colui che porta un messaggio, definito anche Messia. La lettera I, che corrisponde numerologicamente al 9, rappresenta il Liberatore, colui che porta a compimento e apre al nuovo.
Siamo noi quel nuovo, la nuova Umanità.
La somma 20 e il Femminile Sacro
Sommando 3 + 9 + 8 otteniamo 20, che può essere letto come il Femminile ad un’ottava superiore, l’archetipo del Femminile Sacro. In musica, il 9 corrisponde alla nota Re maggiore, anch’essa legata al Femminile sacro. Se il Do rappresenta l’Uno, il principio assoluto che possiamo chiamare Dio, il Re è il passo successivo: la dualità che permette alla creazione di manifestarsi.
Il Re, seconda nota della scala, è dunque più di un semplice suono: è l’eco del divino, la polarità che rende possibile l’esperienza. È il simbolo della Madre cosmica, la forza che riceve e custodisce la luce dell’Uno per generare vita. Ma non finisce qui: 20 è anche il numero del Giudizio, nell’Arcano XX l’angelo suona la tromba che risveglia i dormienti: è l’annuncio, il richiamo universale ad un nuovo inizio, rappresenta la nascita di una nuova coscienza
La Sonificazione e il parallelismo con il Theos
Non è casuale che il nome ATLAS evochi anche un’altra dimensione: l’esperimento ATLAS del CERN, dove i dati delle particelle furono trasformati in note musicali attraverso la sonificazione. Ciò che era invisibile e matematico diventava percepibile come musica.
Allo stesso modo, la cometa ATLAS sembra offrire la possibilità di ascoltare il cosmo stesso come una partitura vivente, un’eco sonora che trasforma numeri, polveri e ghiacci interstellari in vibrazione e annuncio.
Anche nella numerologia avviene un processo simile: i numeri del Theos vengono trasformati in note, come descritto nel mio libro Numerologia del Nuovo Millennio. Quando scrissi di questo metodo non conoscevo ancora l’esperimento del CERN, e la scoperta di questa analogia mi ha colpita profondamente: la scienza e l’antica sapienza parlano lo stesso linguaggio, quello della vibrazione.
Sintesi finale
In sintesi, il codice di 3I/ATLAS si compone così:
- 3 = Figlio, Messia
- 9 = Liberatore, Femminile Sacro nota Re
- 8 = Sovrano, numero di Cristo
- Somma = 20 = Giudizio, il nuovo inizio
Questa risonanza tra scienza e numerologia non è una coincidenza, ma la conferma che il cosmo ci parla sempre con la stessa lingua: quella della vibrazione e della frequenza, come già ricordava Nikola Tesla.
Una sincronicità celeste: Vergine, Leone e il Natale
A dicembre 2025, la cometa ATLAS tornerà visibile attraversando le costellazioni della Vergine e del Leone, proprio durante il periodo natalizio. Il messaggio simbolico è sorprendente:
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La Vergine richiama l’archetipo della Madre, Maria, il grembo che dona vita.
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Il Leone incarna il Sovrano, la regalità e il potere che guida.
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Il Natale, infine, celebra la nascita del Figlio.
Così il cielo disegna una scena archetipica potente: un quadro di Madre, Sovrano e Nascita, che si intreccia profondamente con il linguaggio numerologico, simbolico e sacro della cometa.
Approfondimento con le lettere ebraiche
Il codice numerologico della cometa ATLAS ci porta attraverso quattro tappe simboliche che trovano riscontro anche nelle lettere ebraiche.
Ghimel (ג) – 3
È la lettera della rotazione e del movimento che unisce gli opposti. Rappresenta la coscienza, il terzo occhio, la percezione interiore che intuisce prima ancora di esprimere. Ghimel è la creatività che appartiene al mondo oltre la forma, il pensiero concepito ma non ancora manifestato. Il suo significato più profondo deriva da gamlah, “ponte”: ciò che collega due spazi separati e rende possibile il passaggio, lo scambio, la nascita di mondi nuovi. Ghimel è dunque mediazione e sintesi, l’atto che trasforma la potenzialità in relazione.
Het (ח) – 8
È la lettera della vita (Chaim, חיים). Rappresenta l’energia indifferenziata che racchiude infinite possibilità. È come una porta girevole, una soglia che permette di oltrepassare i limiti della natura (i sette giorni della creazione) per accedere a un livello superiore di coscienza.
Het è il simbolo della trascendenza, della possibilità di andare oltre e di varcare i misteri dell’anima.
Teth (ט) – 9
È il simbolo del bene nascosto. La sua forma richiama un ventre che custodisce: indica gestazione, fecondità e potenziale non ancora rivelato. È l’energia del Femminile Sacro che accoglie e trasforma, principio essenziale perché il nuovo possa nascere. Teth ci parla di ciò che si prepara nell’interiorità prima di emergere alla luce.
Reish (ר) – 20
È la lettera del perfezionamento e del rinnovamento. Rappresenta il soffio divino che eleva la materia, guarisce e porta discernimento. È associata alla resurrezione e al pensiero che rialza, alla possibilità di rinascere in uno stato superiore.
Il quadro diventa completo e perfettamente in linea con i numeri della cometa ATLAS:
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Ghimel (3) → ponte, coscienza, rotazione, messaggero che mette in relazione.
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Het (8) → vita, soglia, energia indifferenziata che apre a possibilità infinite.
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Teth (9) → bene nascosto, matrice, potenziale custodito.
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Reish (20) → perfezionamento, guarigione, rinascita.
Insieme, queste lettere tracciano un percorso: Het apre la soglia e dona la vita, Teth custodisce il seme nel grembo interiore, Reish lo porta a compimento e lo eleva.
Il 3 è il Figlio, il Messaggero, la lettera Ghimel conferma questa funzione: ponte tra il cielo e la terra, tra ciò che è potenziale e ciò che diventa manifesto.
È il movimento stesso della cometa, che attraversa i confini del sistema solare per portare un messaggio.
La cometa ATLAS, nel suo linguaggio archetipico, racchiude il viaggio completo dalla potenzialità alla gestazione fino alla perfezione rinnovata: un messaggio di nascita, rinnovamento e rinascita per l’umanità.
E forse è anche un monito, perché ATLAS letto al contrario diventa SALTA: forse un richiamo a compiere il salto necessario verso una nuova coscienza. Nulla è per caso!
© Patrizia Pezzarossa
Testo depositato su Proofy.co – Protetto da copyright
Condivisibile con il link o citando la fonte, grazie.
OM TAT SAT
Fonte: CERN – ATLAS data sonification: a new interface for musical expression and public interaction
https://cds.cern.ch/record/2227055
Fonte: https://www.universetoday.com/articles/3iatlass-coma-is-largely-carbon-dioxide