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Il significato esoterico dell’Albero di Natale di Rudolf Steiner

Cosmic glittering wave. Gold glittering stars dust trail sparkling particles on transparent background. Space comet tail. EPS 10 vector

Il simbolo dell’albero di Natale è dunque polare rispetto al simbolo della Natività del presepe, in quanto l’Albero rappresenta il primo Adamo, mentre la Natività il secondo Adamo venuto per redimere la caduta del primo.
Nel corso delle epoche di cultura successiva all’antica egizia si è perso il significato dell’insieme dei simboli, tanto che i simboli dei pianeti sarebbero stati sostituiti prima dalle mele dell’Albero della Conoscenza, e poi dalle palline natalizie che rappresenterebbero così le sfere celesti. Il loro decorso spirale sull’albero culmina ancora con la stella posta in cima, come puntale dell’Albero di Natale. Ancora oggi, nella Scuola Steiner-Waldorf e nelle sedi della Società Antroposofica è uso adornare l’Albero di Natale con i simboli così disposti da Steiner in questo Albero di Natale.

Steiner ci parla dei simboli qui visibili in diverse conferenze:

Il quadrato è il simbolo della natura quadripartita dell’uomo: corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale ed Io. Il triangolo è il simbolo dell’uomo superiore: Sé Spirituale, Spirito Vitale e Uomo-Spirito. Sopra il triangolo è posto il simbolo del Tarot. Gli iniziati dei Misteri Egizi sapevano come leggere questo simbolo. Sapevano anche come leggere il Libro di Thoth, che consisteva di 78 carte su cui erano memorizzati tutti gli eventi del mondo dall’inizio alla fine, dall’Alpha all’Omega, e che potevano essere letti se uniti e assemblati nel giusto modo. Il Libro di Thoth, o Hermes, conteneva in immagini la vita che sfuma in morte e che di nuovo risorge a nuova vita. Colui che poteva combinare i giusti numeri (Arcani minori) con le giuste immagini (Arcani maggiori) era in grado di leggerlo. Questa saggezza numerologica e in immagini è stata insegnata fin dall’era primordiale. Nel medioevo giocava ancora un ruolo importante, ma oggi di essa è rimasto ben poco.

Sopra l’Alpha e Omega vi è il segno del Tao. Ci ricorda l’adorazione di Dio da parte degli antenati premevi poiché questa adorazione prendeva la sua origine dal Tao. Prima che Europa, Asia e Africa fossero terre colonizzate dall’uomo, i nostri antenati vivevano su Atlantide, che fu sommersa da un diluvio. Nella saga germanica del Nifleheim, la terra delle nebbie, vive ancora la memoria dell’Atlantide.

Poiché Atlantide non era circondata da aria pura. La sua atmosfera era riempita con enormi masse di nebbia simile alle nuvole e alla foschia di alta montagna. Il Sole e la Luna non erano ancora visibili chiaramente nel cielo, ma erano circondati da un arcobaleno, il sacro Iris. A quel tempo l’uomo capiva ancora il linguaggio della natura. Ciò che parla oggi all’uomo nel gonfiare e sgonfiare dell’onda, nel fischiare e ululare del vento, nel fruscio delle foglie, nel rombo del tuono, egli non lo comprende più. L’uomo poteva sentire qualcosa parlare a lui da tutto ciò che lo circondava. Dalle nubi e dalle acque e foglie e vento il risuonava verso di lui: Tao (L’Io sono). Gli Atlantidei lo sentivano e lo comprendevano, e sapevano che il Tao attraversava l’intero mondo.

Infine, tutto ciò che permea il cosmo è presente nell’uomo ed è simboleggiato dalla cima dell’albero. Il più profondo significato del pentagramma non può essere qui menziona, ma è la stella dell’umanità, dell’umanità che evolve. È la stella che tutti gli uomini saggi seguono così come fecero i savi sacerdoti nei tempi antichi. Simboleggia che la Terra è nata nella Notte della Consacrazione, perché la luce più sublime irradia dalla notte più oscura. L’uomo vive andando verso uno stato in cui la luce sarà nata in lui, quando un detto significativo sarà rimpiazzato da un altro, quando non sarà più detto “L’Oscurità non comprende la Luce” ma quando la verità risuonerà nello spazio cosmico con le parole “L’Oscurità fa strada alla Luce che irradia verso di noi nella Stella dell’Umanità, l’Oscurità genera e comprende la Luce”.

Questo risuonerà dalla celebrazione del Natale, e la luce spirituale irradierà da esso. Che si celebri il Natale come la festa dell’ideale più elevato, l’Idea dell’Umanità, così che nelle nostre anime possa sorgere gioiosa fiducia: senza dubbio, anch’io, sperimenterò la nascita dell’uomo superiore dentro me stesso. La nascita del Salvatore, il Christos, avverrà anche in me.

– Segni e simboli della festa del Natale, 17 dicembre 1906, GA96.

 

Il significato esoterico dell’Albero di Natale

Vediamo ora più in dettaglio l’Albero di Natale. Si compone di 14 simboli, divisi in due gruppi principali:

Vediamo nel dettaglio i simboli della croce centrale:

Se volete approfondire i Misteri Minori potete leggere questo articolo sulla Costituzione Occulta dell’Uomo

La croce nell’albero del Tarot di Steiner.

La sinusoide:

Se volete approfondire i Misteri Maggiori potete leggere questo articolo sulle 7 Metamorfosi della Terra e sui 7 Giorni della Creazione

L’incrocio tra la croce e la sinusoide permette di dare il senso alla lettura dell’Albero.

Il braccio verticale della croce si legge come la raffinazione di corpi più grossolani in corpi più sottili: ovvero l’azione dell’individualità cosciente (Io) sui corpi che costituiscono l’essere umano (fisico, eterico, astrale), questo è da raggiungersi nel corso di una serie di incarnazioni (Tau). L’illuminazione dei quattro corpi da parte della coscienza avviene attraverso la storia dell’umanità e della Terra, ovvero il braccio orizzontale della croce.

Il braccio orizzontale si legge come “Il Libro della Vita” (o Cronaca dell’Akasha), ovvero la storia della Terra e dell’uomo. Il simbolo del Tarot è posto all’incrocio dei due bracci poiché, con i suoi 22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori, rappresenta tutte le combinazioni possibili in cui si dispiega la storia, dall’inizio assoluto (0: Il Matto), alla sua fine (21: Il Mondo). Quindi, mentre la croce si occupa di raccontare la progressione dal basso verso l’alto, ovvero dal grossolano al sottile, della storia della Terra e dell’uomo, la sinusoide ci racconta la storia della coscienza attraverso tutti i regni della natura: i minerali, i vegetali, gli animali e infine l’essere umano. Ovvero trance, sonno, sogno e veglia. Questa è la storia dell’evoluzione cosmica.

L’incrocio tra l’immanenza del braccio orizzontale (la storia della Terra e dell’uomo), e la trascendenza del braccio verticale (la perfettibilità dei corpi tramite l’azione della individualità, l’Io) dà origine al dispiegamento della coscienza nella natura e nell’uomo. Da qui il messaggio: così come ogni punto sulla sinusoide (stati di coscienza) deriva dall’incrocio della proiezione all’infinito di ogni punto dell’asse immanente e trascendente (ovvero le coordinate degli assi cartesiani), così la coscienza umana passa attraverso tutti gli stadi precedenti che la natura ha attraversato nel corso dell’evoluzione, ma sempre in nuova forma. Questa è la legge della ricapitolazione di Haeckel, estesa alla sua dimensione cosmica cosmica enunciata da Steiner (o ricapitolazione o palingenesi).

Il braccio verticale è per la sinusoide uno specchio, in quanto gli stadi di coscienza corrispondenti a Antico Saturno = trance, Antico Sole = sonno e Antica Luna = sogno passano attraverso Il Libro della Vita (Tarot) e vengono ricapitolati stavolta in modo cosciente ed inverso nel Futuro Giove = sogno cosciente, Futura Venere = sonno cosciente. L’ultimo stadio di “trance cosciente” (la ricapitolazione dell’Antico Saturno nella coscienza di veglia) non è presente nell’albero in quanto ripetizione di tutti gli stadi precedenti ed il suo pianeta è Vulcano. In questo senso il Tarot è uno specchio posto all’origine degli assi della croce: gli Arcani sono lo specchio di tutto ciò che può accadere nella vostra vita sia esteriore (cioè legata allo spazio-tempo) che interiore (cioè priva di spazio-tempo).

Per approfondire, l’articolo è tratto da:  https://antroposofia.blog/2012/08/09/l-albero-di-natale-di-rudolf-steiner-tarocchi-e-antroposofia/






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