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IL POLPO: MENTE SENZA OSSA, SAGGEZZA DEL MARE

Il Polpo è un abitante degli abissi… ma anche uno degli esseri più

intelligenti del pianeta.

Ha tre cuori, un cervello principale e otto braccia ricche di neuroni, che lo rendono capace di agire in modo semi-indipendente, è come se avesse 9 cervelli.
Una memoria sorprendente e una capacità di adattamento che lascia senza parole.
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Esperimenti scientifici hanno rivelato capacità sbalorditive:

Un polpo posto in un acquario ha ricevuto un barattolo chiuso con del cibo all’interno. Dopo averlo osservato, lo ha afferrato con i tentacoli e ha iniziato a studiarlo… Infine, lo ha svitato con precisione.
I ricercatori hanno poi complicato la sfida, usando un barattolo “a prova di bambino”, con tappo da premere e ruotare.
Risultato? Il polpo ha scoperto il meccanismo in meno di un’ora, e nei tentativi successivi ci ha messo solo pochi minuti.
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Memoria, intuizione, problem solving:

tutto senza uno scheletro, è come se pensasse con il corpo intero. La sua intelligenza è fluida, diffusa, quasi liquida come il mondo che lo ospita.
Simbolicamente, il polpo rappresenta flessibilità mentale, capacità di muoversi tra mondi, memoria profonda, intuito femminile e potere del molteplice al servizio dell’Uno.
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In molte culture è legato all’elemento Acqua, alla Notte, alla Luna.

È una creatura che vive negli abissi, tra correnti invisibili e movimenti spiraliformi, in perenne mutamento.
Simbolo del femminile profondo, della sensibilità percettiva e dell’intelligenza fluida, ci invita a lasciare andare le rigidità mentali ed emotive, a sciogliere i nodi interiori, ad abbandonarci al flusso della vita.

Con i suoi tentacoli si espande in ogni direzione, percepisce il mondo attraverso la pelle, cambia colore e forma come se danzasse con l’ambiente.
Il suo messaggio è chiaro: non serve irrigidirsi per sopravvivere… serve adattarsi, ascoltare, sentire.

Il polpo ci ricorda che la vera forza sta nella sensibilità, che l’intelligenza non è solo logica, ma anche empatia, e che tornare a sentire, profondamente, è un atto di verità.
Forse è per questo che chi lo incontra con cuore aperto non lo dimentica più.
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Forse il suo gesto più straordinario è questo:

Quando depone le uova, la femmina le custodisce senza mai lasciarle, proteggendole e ossigenandole fino alla schiusa, anche a costo della propria vita.
Non si nutre più, non si allontana, e spesso muore proprio quando le piccole nascono.
Un atto d’amore totale, che vibra di sacrificio, dedizione.

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In Tunisia, è stata proibita la pesca al polpo per proteggerne la sopravvivenza.
Un piccolo segnale che forse qualcosa si sta risvegliando anche nella coscienza collettiva.
Link alla notizia – https://italianinews.com/…/tunisia-vietata-la-pesca…/
Su Netflix c’è un bellissimo film “Il mio amico in fondo al mare” (My Octopus Teacher) — un documentario straordinario e poetico. Descrive l’amicizia tra un uomo e un polipo.

— Patrizia Pezzarossa

 

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