Il segreto degli alchimisti consiste nel « ricordo di sé », la PRESENZA. Lo sforzo di restare presenti produce il « fuoco alchemico » necessario per l’Opera. Il primo passo verso l’acquisizione della liberazione e dell’immortalità consiste in un accurato lavoro di « risveglio »; l’individuo deve cioè rendersi pienamente conto che allo stato attuale sta dormendo.
Quando ci destiamo al mattino in realtà non ci svegliamo, ma passiamo da uno stato di sogno a un altro: è il sonno verticale; un sonno, cioè, che permette la posizione verticale, il movimento, il parlare, lo studiare… purtuttavia è ancora ben lungi dall’essere un reale stato di veglia. Si tratta di una condizione di perpetuo rintronamento nella quale non si pensa, ma si è pensati, non si provano emozioni, ma si è da esse trascinati, non si gestisce il proprio corpo, ma si subisce la sua fisiologia.
ll “ricordo di noi stessi” ci permette di evitare di lasciar scorrere nell’inconsapevolezza la nostra esistenza quotidiana, portando alla luce anche le zone più nascoste di noi.
Cosa è il « ricordo di sé »? Non lo si può spiegare a parole: lo si capisce facendo gli esercizi. Si tratta di essere presenti qui-e-ora almeno in corrispondenza di determinate occasioni che vengono stabilite a priori. Un uomo risvegliato è un uomo che si ricorda di sé sempre, è un uomo che è sempre presente qui-e-ora per ventiquattro ore al giorno… anche nel sonno. Il ricordo di sé è infatti un livello di coscienza superiore che si può raggiungere solo sforzandosi di ricordarsi di sé!
Il ricordo di sé è il fenomeno più importante della Magia, dell’Alchimia e dell’esoterismo in genere. Compreso questo, l’uomo possiede la chiave per farsi progressivamente strada in altri stati di coscienza e acquisire nuovi poteri.
Fonte: http://www.salvatorebrizzi.com
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