Una mappa delle corrispondenze tra tradizioni antiche, scienza vibrazionale e insegnamenti contemporanei

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di “cambiamento di frequenza” e di un possibile salto collettivo della coscienza umana.
È un tema che ricorre in conferenze, libri, ricerche indipendenti, e in molti messaggi spirituali contemporanei.

Ma quanto c’è di reale?
E soprattutto: da dove arriva questa idea?

Per comprendere il fenomeno è utile mettere in dialogo le diverse tradizioni – scientifiche, spirituali e simboliche – e tracciare una mappa delle corrispondenze, per capire se davvero stiamo attraversando un passaggio cruciale per l’umanità.


1. Il cambiamento di frequenza della Terra

Le misurazioni scientifiche mostrano fenomeni sempre più studiati:

  • oscillazioni inattese nella risonanza di Schumann

  • indebolimento del campo magnetico terrestre

  • maggiore penetrazione dei raggi cosmici

  • aumento della sensibilità neuro-emotiva degli esseri viventi

Questi dati, pur interpretati con prudenza, suggeriscono una trasformazione del “campo” in cui viviamo.
Nelle tradizioni spirituali il concetto è antico: il pianeta cambia stato, e con esso cambia anche la coscienza di chi lo abita.

  • Lo ritroviamo nell’Apocalisse (“un cielo nuovo e una terra nuova”),
  • Steiner (“il campo eterico della Terra sale di ottava”),
  • nei testi gnostici e persino nelle moderne riflessioni di psicologia transpersonale.

2. La grande divisione: un archetipo universale

Molte tradizioni parlano di una separazione tra due “umanità”, non nel senso morale ma vibrazionale.

Nella Bibbia appare come il simbolo dei “capri e delle pecore”, nei Vangeli come “uno sarà preso e l’altro lasciato”.
Nel libro “La Profezia di Celestino” di James Redfield, si parla di un  passaggio tra chi rimane nella paura e chi riesce a elevarsi.
Nelle scuole esoteriche come distinzione tra chi resta nello stato di sonno e chi si risveglia.

È un’immagine antica che rappresenta la differenza tra:

  • chi rimane ancorato alla densità emotiva

  • chi entra in un nuovo stato di coscienza

È il simbolo del setaccio, della selezione naturale non basata sul comportamento, ma sul livello di presenza interiore.


3. La paura come ostacolo principale

In tutte le tradizioni analizzate emerge la stessa idea: la paura abbassa la frequenza.

Nelle parole dei Vangeli l’invito “non temete” appare 365 volte, come un mantra quotidiano.
Nella Decima Illuminazione di James Redfield, la paura impedisce di accedere al nuovo livello percettivo.
Nel buddhismo la paura è ciò che trattiene l’anima nel Bardo.
Nella fisica quantistica divulgativa la paura provoca decoerenza, mentre la centratura crea ordine nel campo.

La conclusione è sorprendentemente univoca: la transizione non dipende dagli eventi esterni, ma dallo stato interiore.


4. Il crollo del vecchio paradigma

Molti insegnamenti parlano di un cambiamento profondo nel modo in cui l’umanità vive, comunica, si organizza.
Non si tratta di catastrofismo, ma di osservare ciò che già sta accadendo: instabilità economica, rivoluzione tecnologica, crisi dei sistemi tradizionali, spostamento dell’energia sociale verso forme più orizzontali.

L’Apocalisse lo racconta come la caduta di Babilonia.
L’astrologia vede in Plutone nell’ Aquario il crollo dei sistemi centralizzati.
Ancora nella Profezia di Celestino si parla del passaggio da un potere materiale a uno intuitivo e interiore.

Tutti indicano lo stesso movimento: il vecchio modello di potere perde forza mentre emerge qualcosa di completamente nuovo.


5. La nascita dell’Uomo Nuovo

Molti testi parlano di un’umanità in evoluzione, più intuitiva, più sensibile, più capace di vedere oltre l’apparenza.
È la figura descritta nei testi esseni, negli insegnamenti gnostici, nell’alchimia (dalla nigredo all’albedo), e in molti insegnamenti iniziatici.

Non è un “superuomo”, ma un essere umano integrato, capace di affrontare il cambiamento senza esserne travolto.


Conclusione: un linguaggio diverso per descrivere lo stesso processo

Che lo si chiami “nuova frequenza”, “risveglio”, “età dell’aquario”, “salto evolutivo” o “Apocalisse” (intesa come rivelazione), la sostanza non cambia: siamo in un periodo di transizione profonda.

La vera domanda non è “che cosa accadrà”, ma come ci troverà questo cambiamento?

La chiave di passaggio, secondo tutte le tradizioni analizzate, è sorprendentemente semplice:
radicamento, presenza, lucidità, capacità intuitive risvegliate, percezioni vivificate, libertà dalla paura e di conseguenza Amore che permea la persona.

È un processo collettivo, ma soprattutto personale e ciascuno di noi può scegliere come attraversarlo

Patrizia Pezzarossa

…………

Questo video affronta un tema molto discusso negli ultimi anni: il cambiamento di frequenza della Terra e la trasformazione della coscienza umana.
Il tono di J.J. Benítez può sembrare forte, ma alcuni concetti riecheggiano insegnamenti presenti in molte tradizioni spirituali: il superamento della paura, la “divisione vibrazionale”, la nascita di un nuovo paradigma e il passaggio da un’umanità fondata sul controllo a una fondata sulla consapevolezza.

Non è un messaggio da interpretare in chiave catastrofica.
È uno spunto per riflettere su ciò che stiamo vivendo: una transizione collettiva profonda, che ciascuno può attraversare mantenendo presenza, lucidità e radicamento interiore.

Buona visione

 

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