La trama invisibile della numerologia
La numerologia, quando la segui con cuore aperto, diventa come una rete di fili invisibili che collegano scritture, simboli, lettere e archetipi.
Ed io ne resto ogni volta stupita.
La visione e l’intuizione
Ieri sera ho riguardato The Chosen, la bellissima serie sulla storia di Gesù. È ormai la terza volta che la guardo, ma ogni volta arrivano messaggi nuovi, utili per me.
Finita la visione sono andata a letto e, mentre stavo per addormentarmi, mi è venuto in mente di fare i conteggi del Nome Gesù.
Numeri che mi hanno confermato la sua missione.
Poi stamattina ho fatto i calcoli anche su Yeshua e ho abbinato le lettere ebraiche ai numeri.
Vocali, consonanti e vocazione
Specifico, per chi non lo sapesse, che le Vocali rappresentano l’Anima, le Consonanti la Personalità, e la somma è la Vocazione.
La data di nascita non è certa e ovviamente non ho potuto aggiungerla.
Il perché dello stupore
Gesù → vocali 8 + consonanti 8 → totale 16 → 7
Yeshua → vocali 8 + consonanti 9 → totale 17 → 8
8 = il Sovrano, colui che incarna l’autorità temporale e spirituale sulla Terra.
È anche il numero dell’infinito che unisce cielo e terra, il “come in alto così in basso”, spiritualizzare la materia.
7 = la riduzione, il Saggio guidato dallo Spirito, la via del Maestro interiore.
16 = il Perfezionista: scendere dalla mente al cuore, perché la vera perfezione nasce dall’Amore.
9 = (nel nome Yeshua) = il Liberatore, l’Amore incondizionato, il compimento.
Gesù è il Sovrano che libera, colui che insegna all’umanità a trovare il giusto equilibrio tra mente e cuore e a percorrere il cammino: Io sono la Via, la Verità, la Vita.
Come Yeshua è sempre il Sovrano ed anche il Liberatore, Maestro dell’Amore incondizionato.
Le lettere ebraiche
Zayin, la settima lettera ebraica,
letteralmente significa spada, strumento da taglio.
Simboleggia la lotta interiore, la capacità di distinguere, di separare il vero dal falso.
È anche legata allo Shabbat, il settimo giorno: pace e completamento dopo la lotta.
È la lettera della prova e della vittoria spirituale.
Matteo 10, 34-39
«Non pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra;
non sono venuto a portare pace, ma spada.»
Het, l’ottava lettera ebraica,
significa recinto, chiusura, vita.
La sua forma grafica mostra due pilastri uniti da una linea in alto: è la soglia oltre la prova, il passaggio alla vera Vita.
È la lettera della vita nuova, della rinascita e dell’infinito.
Simboleggia la capacità dell’essere umano di trascendere la natura e di elevare la propria esistenza.
E Gesù stesso, pronunciando le parole del Vangelo, non parlava di guerra ma della spada spirituale del 7, che apre la via al nuovo inizio dell’8.
Teth, la nona lettera ebraica,
significa contenitore che custodisce.
È il simbolo della bontà e rappresenta la purezza e l’impurità insieme: perché anche all’interno delle cose apparentemente cattive che accadono, esiste sempre un bene nascosto.
È il potenziale racchiuso, il tesoro interiore che non si vede subito,
il bene che si rivela solo a chi sa guardare oltre.
Quando l’intuizione parla
Non era certo necessario cercare conferme all’opera di Gesù.
È stato però coinvolgente per me vedere come i numeri del suo Nome vibrano all’unisono con la sua missione, con ciò che egli ha donato all’umanità attraverso la sua opera.
In questo contesto, ha reso tangibile una verità sottile: quando la mente si arrende e l’intuizione si risveglia, davvero arrivano messaggi e i simboli cominciano a parlare.
© Patrizia Pezzarossa
Condivisibile con il link o citando la fonte, grazie.