Gustavo Rol e la moglie Elna
Il Mistero di un Uomo Straordinario
Le origini
Gustavo Adolfo Rol nasce a Torino il 20 giugno 1903, giorno della Consolata, in una famiglia agiata.
Il padre, Vittorio Rol, è un noto avvocato e direttore della sede torinese della Banca Commerciale Italiana; la madre, Martha Peruglia, è figlia del presidente del tribunale di Saluzzo.
Gustavo cresce con i fratelli Carlo, Giustina e, più tardi, Maria.
L’infanzia e la passione per Napoleone
Si racconta che Rol non parlò fino ai due anni, finché non fu trovato davanti a un’immagine di Napoleone a Sant’Elena, mentre gridava: “Poleone! Poleone!”.
Quella figura lo accompagnerà per tutta la vita: collezionista di cimeli napoleonici, divenne esperto delle campagne e delle battaglie dell’Imperatore, tanto da parlarne come se vi avesse assistito.
Alcuni ipotizzarono una sua reincarnazione, ma Rol negò, chiarendo di provare solo profonda ammirazione.
Gli anni della formazione
Rol trascorre l’infanzia tra Torino e San Secondo di Pinerolo.
Amante della musica, impara pianoforte e violino da autodidatta.
Conosce il beato Pier Giorgio Frassati e la sorella Luciana, cui resterà legato.
Si laurea in Giurisprudenza, studia Scienze Commerciali a Londra e si interessa di biologia, in contatto con il premio Nobel Jacques Monod.
Il periodo all’estero e l’incontro con Elna
Tra il 1925 e il 1930 lavora nelle filiali europee della Banca Commerciale Italiana: Marsiglia, Parigi, Londra, Edimburgo.
A Parigi conosce Elna Resch-Knudsen, norvegese di nobile famiglia, che sposerà nel 1930 a Torino.
La scoperta che cambia tutto
Il 28 luglio 1927 scrive nel suo diario:
“Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura.”
Questa esperienza segna la nascita delle sue capacità straordinarie e l’inizio del suo percorso spirituale.
Dopo un periodo di crisi e ritiro in convento, decide di usare i suoi doni per fare del bene.
L’uomo e il mistero
Negli anni successivi conosce personalità come Einstein, Croce, Fermi, Dalí, Cocteau, Krishnamurti e D’Annunzio.
Durante la guerra salva numerose vite, persino negoziando con ufficiali tedeschi.
Riceve nel 1945 una lettera ufficiale di ringraziamento dal Comune di San Secondo di Pinerolo.
L’attività artistica e l’amicizia con i grandi
Lasciata la banca, si dedica all’antiquariato, poi alla pittura e alla musica.
Il suo appartamento di via Silvio Pellico a Torino diventa luogo di incontro per artisti, scienziati e politici: Fellini, De Sica, Mastroianni, Zeffirelli, Sordi, Nino Rota, Agnelli e molti altri.
Nel 1964 incontra l’imperatore d’Etiopia Hailé Selassié, predicendone la morte.
Ebbero contatti anche la regina Elisabetta II e John F. Kennedy.
L’incomprensione della scienza
Negli anni ’70 incontra Piero Angela, sperando in un dialogo costruttivo con la scienza.
Ma Angela e Tullio Regge lo liquidarono come illusionista, fondando poi il CICAP.
Rol ne rimase amareggiato, pur continuando a credere che un giorno la scienza avrebbe compreso lo Spirito.
L’eredità
Schivo e riservato, Rol non cercò mai fama o denaro.
Diceva:
“Non ho poteri, ma possibilità. Le stesse che ognuno può avere, se si eleva spiritualmente.”
Oggi, a decenni dalla sua morte, la sua figura continua a ispirare studiosi e ricercatori, ricordandoci che la realtà visibile è solo una piccola parte del tutto.
Fonte principale: gustavorol.org/vita.html
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