La potente frase “abracadabra” sembra derivi dall’Aramaico “abraq ad habra”che letteralmente si traduce in “Creo quello che dico”.

Un’espressione semplice e al tempo stesso profondissima.
Pensiamoci: quante cose creiamo, ogni giorno, con le nostre parole?
Quanti pensieri si trasformano in realtà, solo perché li abbiamo pronunciati?

Come ci ricorda Sandra Ingerman:

“Riflettiamo su ciò che creiamo con i pensieri durante il giorno, con le nostre parole. Riflettiamo sui pensieri che elaboriamo, e avremo davvero una visione chiara della vita e del mondo che stiamo generando.”


Nell’antichità, Abracadabra non era un gioco, ma un incantesimo.

Si usava per curare febbri e malattie: la parola veniva scritta in un triangolo, e portata al collo come amuleto. La sua forma, decrescente, aveva lo scopo di “dissolvere” il male.
Il primo a prescriverla fu Quintus Serenus Sammonicus, medico dell’imperatore Caracalla (III sec. d.C.), ma fu usata anche da altri imperatori come Geta e Alessandro Severo.

Nel Medioevo veniva impressa su ciondoli, metalli, pergamene: era un vero e proprio rituale di protezione e purificazione.


Secondo diverse tradizioni esoteriche:

– in aramaico: Avrah KaDabra significa “Io creerò come parlo”
– in ebraico: ha-brakh dabrh significa “pronunciare la benedizione”
– secondo altri, abhadda kedhabhra vuol dire “sparisci come questa parola”
– per Godfrey Higgins (XVIII sec.), la parola unisce Abar (dio celtico) e cad (santo)
Elena Blavatsky la collega ad Abraxas, spirito gnostico di mediazione tra l’uomo e il Sole
Aleister Crowley la considera “la parola dell’Eone”, simbolo della Grande Opera compiuta


‍♂️ Anche il termine Mago viene da MAG, parola persiana (forse sumera), che significa Luce: la conoscenza, la sapienza.
I Re Magi che onorarono la nascita di Gesù erano grandi sapienti illuminati.

E oggi, mentre molti riducono Abracadabra a una formula da prestigiatore, noi possiamo ricordare la sua origine profonda:
una parola che crea, guarisce, dissolve il male e apre alla luce.

Concludo con le parole di Eraclito, che sembrano scritte per questo stesso incantesimo:

“Nessuna cosa avviene per caso, ma tutto secondo logos e necessità.”

Patrizia Pezzarossa
Visione Alchemica
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