Liberarsi dal Dolore è un Atto d’Amore verso Sé Stessi
Il dolore, anche quando ci viene inflitto da altri, si insinua in profondità: nel corpo, nella mente e, naturalmente, nell’Anima.
Per liberarsene, non basta “dimenticare”. Il dolore va estirpato alla radice, come quelle erbacce tenaci che quando le tiri ti lasciano la pianta in mano, ma le radici restano aggrappate al terreno… al tuo terreno interiore.
Vivere nel dolore accade spesso quando ci aspettiamo qualcosa da qualcuno che non arriva. Li sopravvalutiamo e, nel farlo, sottovalutiamo noi stessi.
E così il perdono sembra impossibile, e il dolore si cronicizza.
Ma non possiamo convivere a lungo con questa ferita: prima o poi va guardata, compresa, sciolta.
Ce lo dobbiamo.
Per amore e rispetto verso noi stessi.
Cos’è l’Atto di Psicomagia
Ho sperimentato diversi metodi per guarire ferite interiori. Tutti utili, ognuno in modo diverso.
Quello che ti propongo qui è ispirato alla psicomagia di Alejandro Jodorowsky, consigliatomi da Roberta Cavallo, cara amica e guida di bimbiveri.it.
È un rito potente, semplice, accessibile a tutti.
Funziona su qualsiasi evento doloroso: la perdita di una persona cara (o di un animale amato), un abbandono, un tradimento, una relazione tossica.
Il rito si compone di sei serate consecutive.
Si pratica la sera, prima di andare a dormire, in uno spazio protetto.
️ Le 6 Serate dell’Atto di Psicomagia
1ª sera – Scrivi la tua verità
Prendi carta e penna e scrivi una lunga lettera alla persona che ha causato il tuo dolore, oppure a te stessa bambina, o a una te stessa del periodo che vuoi guarire.
Scrivi tutto: cosa ha detto, cosa ha fatto, come ti ha fatto sentire. Vai in profondità, sfogati, non trattenere nulla.
Piangere è normale. Fai delle pause, ma non lasciare nulla in sospeso.
Quando hai finito, riponi la lettera in un posto sicuro e dormi.
2ª sera – Rileggi e brucia
Recupera la lettera scritta. Rileggila attentamente, se vuoi anche ad alta voce.
Poi, bruciala.
Fallo in sicurezza (lavandino, contenitore ignifugo o in giardino con attenzione al vento).
E riposa.
✍️ 3ª sera – Scrivi di nuovo
Scrivi una seconda lettera, ancora alla stessa persona e sullo stesso tema.
Anche se ti sembra di aver già detto tutto, qualcosa emergerà ancora.
Lascia fluire ogni emozione. Anche qui, piangere è parte della guarigione.
Concludi, riponi la lettera e vai a dormire.
4ª sera – Rileggi e brucia ancora
Rileggi la seconda lettera.
Poi bruciala, come la precedente.
Stai alleggerendo il tuo spazio interiore.
5ª sera – L’ultima parola
Scrivi una terza e ultima lettera.
Potresti scoprire che c’è ancora qualcosa da dire.
Non trattenere niente.
Riponi con cura e dormi.
️ 6ª sera – Il Rito Finale
Recupera la terza lettera.
Se hai una foto della persona, tienila con te. Se non l’hai, fai un disegno, anche semplice, basta che lo rappresenti.
Rileggi tutto con attenzione.
Brucia la lettera e la foto/disegno insieme.
Conserva un pizzico di cenere dell’immagine e uno della lettera e miscelalo in una bevanda simbolica:
-
Vino: se si tratta di un rapporto amoroso.
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Latte: se si tratta di un legame familiare (genitore, figlio).
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Acqua: se la persona è un estraneo o non trovi simboli evidenti.
Bevi la bevanda con i pizzichi di cenere.
È il sigillo.
È la chiusura.
È l’inizio di un nuovo spazio in te.
Cosa aspettarsi nei giorni del rito
Non ti racconto cosa è accaduto a me, per non condizionarti.
Ma sappi che il giorno dopo la prima lettera, ho vissuto un peggioramento emotivo.
È normale: la ferita si apre per essere pulita.
Già al quarto giorno, però, stavo meglio.
E alla fine… risolto.
❤️ Grazie a Roberta Cavallo
Dedico questo percorso a Roberta Cavallo, che mi ha insegnato con dolcezza e forza quanto possa essere efficace e sacro questo rituale.
Grazie di cuore.
✨ Buona sperimentazione
Patrizia Pezzarossa
Testi originali di Visione Alchemica
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