Oggi la data porta con sé una vibrazione speciale: 9 settembre 2025 → 9/9/9.
Risonanza è pensarlo come un movimento circolare, che si rinnova e si avvolge su sé stesso:
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Ouroboros il serpente che si morde la coda, ciclo senza fine, rigenerazione.
È un simbolo associato all’alchimia, allo gnosticismo e all’ermetismo.
Rappresenta la natura ciclica delle cose, la teoria dell’eterno ritorno, e tutto quello che è rappresentabile attraverso un ciclo che ricomincia dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine.
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La Chiocciola che si apre all’infinito, traducendo in forma visibile la crescita naturale e la legge dell’armonia universale. La forma a spirale della sua conchiglia esprime l’evoluzione, ascensione, indicando il moto universale di aspirazione verso l’alto. L’evoluzione e la crescita olistica, la connessione e l’unione con le energie cosmiche e la Divinità. Lasciar andare, la resa, il rilascio.
Un triplo nove dunque richiama le energie del compimento, ma non più con la stessa matrice del 2016, oggi invece l’energia giunge da una sequenza differente, portando nuove sfumature e una qualità evolutiva inedita.
Nel 2025 il 9.9.9 non si limita al compimento, ma porta con sé altre vibrazioni numeriche che lo rendono unico.
L’anno custodisce un 5, segno di cambiamento, trasformazione e libertà.
Il 7, (somma di 25) è il Dono; numero di introspezione, rivelazione e ricerca interiore.
L’anno è sostenuto dal doppio 2, l’archetipo del femminile che invita all’accoglienza, alla cooperazione e all’ascolto.
Il 20, inoltre, richiama la rinascita e il risveglio spirituale, nel tarocco è il Giudizio, l’Angelo suona le trombe per portare il risveglio.
Questo rende il 9.9.9 di oggi non solo una chiusura ma anche l’apertura ad una iniziazione, un invito a lasciare che il cambiamento penetri in profondità, armonizzando polarità maschile e femminile, e ad aprirsi a un salto evolutivo che si compie dentro di noi.
Il 9 rimane il numero dell’Amore incondizionato, questa dovrebbe essere l’intento di questa trasformazione, e si può entrare lasciando andare, il significato profondo del lasciare andare. Non dimenticare, non cancellare, ma trasformare. Trovare finalmente l’armonia in una relazione che non era stata compresa, sentire ciò che c’era davvero, al di là dei rancori e delle maschere.
Il nove ripetuto, amplifica l’invito a chiudere i cicli, a lasciar andare ciò che non è più necessario per il nostro futuro. Dobbiamo o… dovremmo aprirci a un nuovo livello di consapevolezza.
Non restiamo fissati nelle solite piccolezza umane, il passaggio è verso la verticalità, verso la spiritualizzazione della materia. È la porta che conduce oltre, l’Ouroboros che si rigenera nel suo stesso cerchio, il femminile fecondo che accoglie e trasforma.
Accogliere se stessi è il primo passo per trasformare ciò che resiste dentro di noi. Dobbiamo comprendere che non possiamo eliminare certe nostre caratteristiche, ancor più se le disprezziamo. Dobbiamo comprendere che fanno parte di noi per un motivo, anche se non sappiamo quale sia, ma dobbiamo utilizzarle al meglio.
Trasformazione di ciò che c’è, come l’Ouroboros che si rigenera cambiando pelle o la chiocciola: ogni volta che aggiunge una nuova camera non rinnega le precedenti, ma le integra, espandendo il proprio spazio vitale.
un tempo di trasformazione, in risonanza con i numeri dell’Eclissi di Luna e che ci arrivano anche dalla Cometa Atlas, che porta con sé codici numerici e simbolici affini. Anche questa cometa ci ricorda che l’universo ci parla attraverso segni e numeri, confermando la ciclicità e la perfezione dei ritmi cosmici.
Segni che arrivano dall’universo per ricordarci il movimento eterno della vita.
© Patrizia Pezzarossa
Condivisibile con il link o citando la fonte, grazie.